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mercoledì 31 marzo 2010

# Penang

Georgetown è piacevole, oltre lo sconvolgimento dei sensi di Little India, e stata molto interessante la visita al tempio cinese di Kek Lok Si, un po' fuori città, su una collina, raggiunta con un autobus urbano preso al terminal vicino a dove attraccano i traghetti provenienti da Butterworth. Visita interessante ma che non fa altro che aumentare la mia confusione riguardo a queste religioni, vari Buddha (magri, grassi) ma anche figure con tante braccia che io reputo di religione Indù e altre figure a me sconosciute accompagnate da draghi e guerrieri.
Il giorno seguente invece mi dedico a cose più terrene: spiaggia, sole e birra.
Con un altro autobus mi dirigo a Batu Feringgi, una delle località marittime più famose e turistiche dell'isola. Una bella spiaggia e tante occasioni di praticare sport acquatici. Pranzo in un ristorantino economico sulla spiaggia e dopo pranzo comincia a piovere. Aspetto che finisca poi ritorno a Georgetown.
La notte ho un appuntamento con Marco, un ragazzo conosciuto su internet, un gran viaggiatore che al momento si è fermato a Penang. Persona informata e piacevole, ci beviamo qualche birra in una bettola poco lontana da dove alloggio e il tempo passa in fretta tra racconti di viaggio e indiani ubriachi.

# Sonia torna in Italia

Va bene.
Sonia è partita per l'Italia e mi ritrovo solo, ed è forte la sensazione che il mio viaggio, quest'anno, cominci definitivamente ora, con me stesso e solo con me stesso. Passo la notte nella stessa guesthouse, nella stessa stanza, nello stesso letto matrimoniale tutto per me.
Con la dovuta calma , verso le 10:30, raggiungo la stazione degli autobus di Puturaya e salgo al volo sull'autobus per Butterworth, Penang. L'autobus è il più confortevole che ho trovato fin'ora e mi viene da pensare che sarebbe piaciuto forse più a Sonia.

Il tragitto scorre rapido, poche fermate, solo per pisciare e far benzina. Il pullman mi lascia in una stazione adiacente ad un molo da dove salpano i traghetti per Georgetown, sull'isola di Penang, che raggiungo con una breve traversata e pochi spiccioli.
C'è molto caldo e tantissima umidità, il cielo è coperto e inizia a piovere, mi infilo nel primo hotel che incontro dopo una dura camminata alla ricerca di una sistemazione ignota.
Quando esco scopro di essere a due passi da Little India e nei dintorni ci sono vari templi di diverse religioni e culti, dal tempio indù a quello buddhista, dalla moschea alla chiesa di San Giorgio a diversi templi cinesi. Tante foto si sprecano. Mangio in un ristorante indiano. Quando passeggio per le vie mi sembra di stare dentro un film di Bollywood, con la musica indiana a tutto volume dai tantissimi negozi di DVD, le insegne colorate con le scritte dai caratteri indiani, le donne con i vestiti tradizionali, la maggior parte delle persone ha un punto colorato sulla fronte, tra gli occhi, negozi di ghirlande e fiori profumati, negozi di souvenir con statue di dei Indù e qualche piccolo Buddha.

mercoledì 24 marzo 2010

# Singapore

Dal centro di Melaka, con l'autobus 17, raggiungiamo la stazione e alle 11 partiamo alla volta della Città Isola Stato di Singapore. Passaggio alla frontiera, timbri sul passaporto, controllo bagagli e poi ci troviamo lasciati a noi stessi in un parcheggio per autobus, noi ci aspettavamo di arrivare in una grande stazione moderna con tutti i comfort, invece no!
Prima cosa: ricerca di un bancomat, con un po' d'intuito e chiedendo in giro lo troviamo.
Seconda cosa: cerchiamo di orientarci. Vediamo due occidentali con una cartina. Parlano spagnolo, dopo una breve chiacchierata ci regalano la cartina della città.
Terza cosa: scoprire dove siamo. Niente di più semplice, leggere i nomi delle vie che si intersecano nell'incrocio più grosso vicino a noi.
Con la cartina, i soldi in tasca e la coscienza di dove ci troviamo tutto ci diventa facile, le nuvole se ne vanno e il sole torna a splendere.
Troviamo una stazione della metro, e da lì ci dirigiamo a Chinatown, molto più ordinata e asettica di quelle a Kuala Lumpur e Melaka. Ci sbattiamo un po' alla ricerca di un alloggio e solo al terzo tentativo, troviamo un ostello che ci può andar bene. Riposiamo un oretta e quindi andiamo ad esplorare i dintorni e cenare. La cena è stata buona ma cara, forse era meglio mangiare in una bancarella per strada. Dopo ci fermiamo a bere una birra in un bar e ce ne viene anche offerta una dal proprietario che ha aperto da poco e sta festeggiando con gli amici in un tavolo vicino al nostro.
Il giorno dopo facciamo un giro per Orchard Road, la strada principale del quartiere commerciale, tantissimi centri commerciali con grandi firme e dall'architettura moderna che sbalordiscono la cara Sonia. Poi andiamo a Sentosa, una specie di parco giochi su un isoletta a sud di Singapore, collegata con un ponte e una monorotaia. Visitiamo l'acquario e passeggiamo sulla spiaggia.

domenica 21 marzo 2010

# Malaka




Alle 9, dalla stazione degli autobus Puduraya, poche centinaia di metri dal hotel, parte il pulman per Malaka, dove arriviamo verso le 11:30, con il bus urbano 17 raggiungiamo il centro città e da lì a piedi un hotel che ci ha consigliato un ceffo alla stazione. Malaka è una delle principali mete turistiche della malesia, grazie alla sua tradizione multiculturale e alla sua ricchezza di edifici, musei e luoghi interessanti. Un tempo era il porto commerciale più importante della regione ma ora non è altro che una tranquilla cittadina, piena di stradine sulle quali si aprono botteghe cinesi, negozietti d'antiquariato, templi e vestigia del periodo coloniale. Di giorno visitiamo la città, chinatown, templi ed un museo, la notte ceniamo e beviamo in un bar dove c'è un tizio che fa piano bar, divertente e un po' stupefacente.

sabato 20 marzo 2010

# Kuala Lumpur

Il viaggio sta andando bene, Sonia è una buona compagna d'avventura, sinceramente avevo qualche dubbio, ma fin'ora tutto è stato più che perfetto.
A Kuala Lumpur l'arrivo è stato ottimo, le infrastrutture sono molto buone, e in men che non si dica, con il KLIA Express e la metropolitana, facilissima da interpretare, siamo a Chinatown e all'hotel prenotato con internet per i primi due giorni. Qualche ora di sonno in hotel poi ispezioniamo la zona, Chinatown; Jalan Petaling, la via dell'hotel è quella dove si svolge il mercato notturno, con tante bancarelle che chiudono ogni passaggio e migliaia di cianfrusaglie da curiosare.Ceniamo al Central Market, vicino alla stazione della metropolitana (Pasar Seni) dove ci sono tantissime cose inutili anche lì. Passeggiamo alla ricwerca di templi e curiosità, ma il tempio più bello, Sri Mahamariamman, induista, coloratissimo, è accerchiato dai ponteggi per un restauro.
La prima mattina a Kuala Lumpur andiamo al KLCC, dove ci sono le famose
Petronas Tower, ma i biglietti gratuiti per andare sullo Skybridge, il ponte che le unisce, sono già esauriti, facciamo le foto alle torri, visitiamo il parco che c'è di fronte ed entriamo all'acquario, un tunnel di vetro con squali tigre, squali dalla pinna nera, tartarughe, mante giganti, cernie e coloratissimi pesciolini ed abitanti marini che ci nuotano intorno. Da lì, a piedi raggiungiamo la Menara KL (la torre Kuala Lumpur), una struttura imponente di 421 metri da dove si può ammirare la vista più alta della città. La piattaforma panoramica è a 276 metri. Nel biglietto è compresa l'entrata ad un mini zoo. Con un taxi raggiungiamo Little India e da lì a piedi, dopo una birra al bar dell'hotel Coliseum, torniamo a Chinatown e ceniamo in un banco per strada, vicino al nostro hotel.
La mattina seguente ci alziamo prima e torniamo al KLCC,
la fila è lunga ma otteniamo i biglietti per visitare lo Skybridge, la nostra visita è alle 6.30 PM, così che abbiamo tutto il tempo per un'escursione nei dintorni della città. Fuori dal KLCC ci mettiamo d'accordo con un taxista e andiamo alle Batu Caves, mezz'ora di strada. Un grande promontuorio calcareo con delle grotte che ospita un santuario indù. Una scalinata di 272 gradini raggiunge la grotta principale. Di fronte si erge un enorme statua color oro di Muruga, o Signore Subramaniam. Tutt'attorno tante scimmie. Il santuario è molto suggestivo.il taxi ci riporta a Chinatown, dove riposiamo fino all'ora di andare al KLCC. Finalmente saliamo sullo Skybridge, fotografie di rito, ma la vista è migliore dalla Menara KL. Prima di tornare a Chinatown a cenare, bere qualche birra e dormire, scattiamo qualche foto in notturna alle torri.

mercoledì 17 marzo 2010

# Scalo a Kuwait City


Quasi cinque ore di pausa tra Fiumicino e Kuala Lumpur.

Scalo a Kuwait City, prigioniero di un aeroporto.

Ma potrò mai dire di esser stato in Kuwait?

# Una altro viaggio stà per comiciare!

Anche quest'anno stà per iniziare un altro dei miei viaggi, e posso dire che comincia oggi, con Pino e Alle che mi accompagnano alla stazione dei treni di Reggio Emilia, il treno dovrebbe partire alle 12:34 ma parte con mezz'ora di ritardo (quando un treno parte in orario mi sento spiazzato).
Il tragitto è tranquillo e il panorama della provincia italiana scorre piacevolmente, con le sue chiese e i suoi castelli arrampicati sui colli. Il treno recupera il ritardo e arriva a Roma alle 17:25, dalla stazione Termini raggiungo quella di Tiburtina con la metropolitana, faccio qualche centinaio di metri a piedi e trovo il bed & breckfast prenotato su internet. Le chiavi sono dal gelataio, la prima porta a destra del primo piano della scala a sinistra, come mi ha comunicato per telefono domenica scorsa la ragazza del B&B.
Lascio lo zaino dentro la piccolissima camera col bagno che sembra più grande della stanza da letto, poi con la metro raggiungo San Pietro in Vaticano, una visita alla piazza per fare qualche foto, poi raggiungo piazza di Spagna e da lì la fontana di Trevi. È passato tanto tempo dall'ultima volta che son stato a Roma, ma la Città Eterna sembra non cambiare mai.
Mi chiama Sonia, è arrivata a fiumicino e stà per prendere il treno per Tiburtina, così mi avvio anche io verso la stazione e la vado ad aspettare.
Quando, qualche settimana fa, ho fatto il biglietto, Sonia mi ha detto che le sarebbe piaciuto venire con me in Malaysia quindici giorni, io le ho detto che se veramente voleva, sarebbe riuscita a venire e a me avrebbe fatto piacere. Dopo qualche giorno mi ha richiamato per sentire se io dicevo sul serio, ho confermato e quindi lei è andata a chiedere per il biglietto, lo ha fatto e abbiamo deciso di incontrarci a Roma la notte prima di partire. Ed eccoci qua.
La accompagno al B&B poi andiamo a cenare in una pizzeria d'asporto dove facciamo la conoscenza di una simpaticissima pizzaiola che ci intrattiene e ci diverte. Rientriamo nella nostra piccolissima stanza e ci prepariamo per il vero viaggio che comincia domani.

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